Statuto e regolamento.
Parrocchia di San Pietro Apostolo
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
S T A T U T O
1. È costituito nella parrocchia di San Pietro Apostolo il Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP), nello spirito del Concilio Vaticano II, in ottemperanza alle norme del Codice di diritto canonico (can. 536) e alle disposizioni sinodali (375-376; 382-384).
2. «Il CPP, presieduto dal parroco, è espressione di comunione e strumento privilegiato per la programmazione e la verifica di tutta l’attività pastorale della parrocchia» (Sin. 375).
È suo compito tracciare un piano organico della vita della comunità all’inizio dell’anno pastorale, tenendo conto delle indicazioni del piano pastorale diocesano e delle direttive del Vescovo.
Spetta al consiglio, inoltre, verificare l’attuazione delle scelte operate.
3. «Il CPP favorisce la comunione attraverso la partecipazione dei fedeli laici alla vita parrocchiale e l’impegno comune nella soluzione dei problemi pastorali della comunità e dell’impegno missionario nel suo territorio» (Sin. 376).
Il CPP sollecita e coordina l’apporto dei singoli e dei gruppi all’azione pastorale valorizzando la ricchezza dei carismi e dei ministeri presenti nella comunità.
4. Allo scopo di studiare, promuovere e coordinare le iniziative pastorali, il consiglio può istituire commissioni formate da membri del consiglio stesso e/o da altri parrocchiani invitati per disponibilità e competenza.
5. Il CPP ha carattere rappresentativo e consultivo. Esso esprime l’intera comunità parrocchiale: ciascun membro, anche se rappresentante di particolari realtà ecclesiali, è chiamato a guardare con sollecitudine alla comunità nel suo insieme.
Le decisioni e gli orientamenti del CPP diventano vincolanti per tutta la comunità parrocchiale quando sono approvati dal parroco.
6. Il CPP è formato da 23 componenti dei quali:
- tre di diritto (il parroco, il vice parroco, il diacono),
- quindici eletti dall’assemblea eucaristica domenicale,
- cinque cooptati dal parroco.
7. L’assemblea del CPP è presieduta dal parroco. I lavori del consiglio sono preparati e coordinati da una segreteria. Per il corretto svolgimento delle riunioni viene designato un moderatore.
I compiti dei diversi organi del consiglio, lo svolgimento delle riunioni e altri aspetti particolari sono disciplinati da un apposito regolamento.
8. Il CPP dura in carica tre anni. Spetta alla segreteria predisporre, insieme al parroco, le procedure per il rinnovo del consiglio. Tutti i membri possono essere rieletti.
Parrocchia di San Pietro Apostolo
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
R E G O L A M E N T O
1. Il consiglio pastorale si riunisce ordinariamente quattro volte l’anno, ma per problemi urgenti può essere convocato in seduta straordinaria dal parroco o, su richiesta, dalla metà più uno dei consiglieri. La riunione del consiglio è valida quando è presente la metà più uno dei suoi membri.
2. Il consigliere che, senza giustificato motivo comunicato alla segreteria, non partecipa a tre riunioni consecutive, decade dal mandato. Se eletto, gli subentra il primo dei non eletti; se cooptato viene sostituito dal parroco.
3. La segreteria è composta da tre membri eletti dall’assemblea del CPP nella sua prima riunione.
Compiti della segreteria sono:
- preparare le riunioni collaborando col parroco alla formulazione dell’ordine del giorno,
- inviare l’avviso di convocazione del consiglio almeno sette giorni prima della data fissata,
- stendere il verbale e leggerlo all’inizio della riunione successiva,
- predisporre l’attuazione delle proposte approvate,
- avviare le procedure per il rinnovo del consiglio.
4. Tutti i parrocchiani possono proporre argomenti per l’ordine del giorno che verrà formulato dalla segreteria d’intesa col parroco.
5. Il moderatore della riunione del consiglio viene designato, di volta in volta, dalla segreteria.
6. Le commissioni del consiglio, operative o di studio, possono essere permanenti o finalizzate a singoli e specifici obiettivi. Ogni commissione sarà coordinata da un membro del CPP.
7. Il regolamento del consiglio può essere modificato con il voto dei due terzi dei componenti e l’approvazione del parroco.